Favoriti Maglia Azzurra Giro d’Italia 2024: 44 cime da scalare per inseguire il primato – La spunterà un uomo di classifica o un instancabile fuggitivo?

Fra i trofei in palio nel Giro d’Italia 2024 ci sarà anche la Maglia Azzurra, ovvero il segno distintivo che premierà, a Roma, il primo classificato nella graduatoria degli scalatori, basati sui punti conquistati in cima ai vari Gran Premi della Montagna previsti lungo il percorso. In tutto ce ne sono 44, di diversa categoria e, conseguentemente, di diverso peso in quanto a punti in palio. Da vedere se il discorso classifica finale vedrà coinvolti solo corridori dediti agli attacchi da lontano e alle fughe di giornata o se nel mazzo di pretendenti ci saranno anche uomini di classifica. Questo secondo scenario è comunque abbastanza probabile per via del fatto che i GPM posti al termine delle tappe, quindi quelli degli arrivi in salita, varranno doppio rispetto a quelli, di pari categoria, presenti lungo le varie frazioni.

Albo d’Oro recente Maglia Azzurra Giro d’Italia

2023 PINOT Thibaut
2022 BOUWMAN Koen
2021 BOUCHARD Geoffrey
2020 GUERREIRO Ruben
2019 CICCONE Giulio
2018 FROOME Chris
2017 LANDA Mikel
2016 NIEVE Mikel
2015 VISCONTI Giovanni
2014 ARREDONDO Julián David

Favoriti Maglia Azzurra Giro d’Italia 2024

Scorrendo l’Albo d’Oro recente, si capisce come il discorso per la vittoria finale della classifica GPM possa essere incerto, soprattutto per la commistione di obiettivi fra “specialisti” e uomini di classifica. Nell’ultima edizione fu Thibaut Pinot (che chiuse anche quinto nella generale) a imporsi, mentre in quelle immediatamente precedenti sul podio finale ci salirono corridori fuori graduatoria e trasformatisi, di tappa in tappa, in segugi di punti sui traguardi in salita.

Inevitabile piazzare in testa al gruppo Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), che potrebbe beneficiare parecchio dei vari arrivi in salita sparsi lungo le tre settimane, che valgono di più rispetto a quelli di pari categoria presenti invece lungo il percorso. Se tutto andrà secondo i suoi piani, lo sloveno dovrebbe trovarsi sempre nel cuore dell’azione e riuscire così, anche senza volerlo direttamente, a macinare punti da Gpm. Uomo di classifica, e scalatore di razza, è anche Ben O’Connor (Decathlon Ag2R La Mondiale), per il quale potrebbe valere il discorso fatto in precedenza per Pogačar, soprattutto se le tappe più dure saranno tenute sotto controllo dalle squadre più importanti e non lasciate a disposizione dei vari fuggitivi di giornata.

Aprendo invece il capitolo dei corridori che potrebbero puntare principalmente alla Maglia Azzurra, rispetto ad altri obiettivi, come scalatore puro c’è da sicuramente da tenere in considerazione Einer Rubio (Movistar). Per lui il discorso classifica generale rimane in piedi, ma la presenza di due cronometro lunghe potrebbe costargli parecchio tempo rispetto agli altri pretendenti. Al contrario, con qualche attacco ben portato, il colombiano potrebbe accumulare una buona dote di punti in chiave Gpm, aggiustando poi le strategie di gara in base alle esigenze di quella classifica.

Chi ha già dichiarato che non curerà la classifica generale, ma penserà alle tappe è Michael Storer (Tudor), altro corridore che in salita sa andare forte e che potrebbe trarre giovamento da qualche tentativo di fuga da lontano, andando così a costruire un bottino di punti su cui adeguare poi il proprio comportamento in gara. Corridore che si sta ritagliando uno spazio sempre più rilevante fra gli scalatori è il britannico Simon Carr (Ef Education-EasyPost), che arriva al Giro sulle ali delle buone cose fatte vedere al Tour of the Alps e che avrà sicuramente carta bianca, da parte della squadra, nell’arco delle tre settimane.

La Maglia Azzurra potrebbe ingolosire diversi corridori italiani. Uno di questi è Giulio Pellizzari (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè), che, a dispetto della giovanissima età, ha già lanciato segnali di grande qualità, quando le strade si impennano. Anche nel suo caso, molto dipenderà da quelle che saranno le strategie di corsa, mentre sarà da vedere quale potrà essere la sua tenuta nell’arco delle tre settimane. Stando alle dichiarazioni pre-corsa, la Maglia dei Gpm potrebbe interessare anche Filippo Zana (Jayco-AlUla), che potrebbe trovare libertà di movimento, a fronte delle presenze di alcuni possibili uomini di classifica nella sua squadra. L’ex tricolore ha qualità da ottimo fondista e sa come muoversi nelle fughe da lontano, caratteristiche che ben si sposano con la lotta per la Maglia Azzurra.

Maglia che nel 2023 Davide Bais (Polti-Kometa) ha indossato per quasi metà Giro. Il corridore trentino ha già fatto sapere di volerla rimettere sulle spalle e di voler provare anche a portarla fino a Roma. Non sarà facile, ma la determinazione con cui sa inseguire la fuga giusta e la capacità di tenere botta anche su salite lunghe potrebbero risultare ingredienti preziosi per la ricetta Azzurra. Diversi i ragionamenti, almeno pre-gara, legati ad Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che parte da uomo di classifica della sua squadra e che proverà, di conseguenza, a tenere curata anche la Maglia Bianca. La classifica dei Gpm, quindi, potrebbe rivelarsi un obiettivo secondario, anche in base a quali saranno gli andamenti delle singole tappe.

In base a come andranno i discorsi legati alla generale, si muoverà anche Romain Bardet (Dsm-Firmenich PostNL), che è un autorevole candidato quantomeno al podio finale e che potrebbe trovarsi coinvolto nella lotta per la Maglia Azzurra come conseguenza di quella per la Rosa. Il francese è uno dei migliori scalatori del lotto e i Gpm potrebbero diventare anche un obiettivo concreto nell’arco delle tre settimane, soprattutto se, malauguratamente, dovesse uscire di classifica. Chi andrà a caccia di tappe è invece Michael Woods (Israel-Premier Tech): i suoi tentativi da lontano, oltre a eventuali arrivi vittoriosi, potrebbero fruttargli un buon quantitativo di punti, che potrebbero anche indurlo a inserire la Maglia Azzurra. Stesso discorso vale per Esteban Chaves (Ef Education-EasyPost), il cui passo in salita non sembra più quello dei giorni migliori: il colombiano potrebbe trovarsi spesso dalla parte sbagliata di eventuali duelli in salita, ma grinta, determinazione e voglia di osare di certo non gli fanno difetto.

Volto nuovo, tutto da scoprire nell’arco di tre settimane, è Florian Lipowitz (Bora-hansgrohe), rivelatosi ad altissimo livello al Giro di Romandia e dotato probabilmente di carta bianca, da parte della squadra, in caso il tedesco voglia provare a inseguire l’obiettivo della classifica Gpm. Da vedere, poi, quali potranno essere le scelte strategiche legate a corridori come Jan Hirt (Soudal-QuickStep), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Juan Pedro López (Lidl-Trek), oltre che la condotta di gara di un Domenico Pozzovivo (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè), che potrebbe anche scegliere un modo insolito, ma efficace, per coronare quello che sarà il suo ultimo Giro d’Italia.

Borsino dei favoriti Maglia Azzurra Giro d’Italia 2024

***** Tadej Pogačar
**** Ben O’Connor, Einer Rubio
*** Simon Carr, Giulio Pellizzari, Michael Storer
** Romain Bardet, Esteban Chaves, Filippo Zana, Michael Woods
* Davide Bais, Jan Hirt, Florian Lipowitz, Vadim Pronskiy, Antonio Tiberi

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